6° Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile: 36 milioni gli italiani interessati alla sostenibilità

Il 38 per cento degli italiani si dichiara appassionato al tema della sostenibilità e un altro 34 per cento si dice interessato. Quelli più preparati, sensibili e proattivi sono i giovani tra i 18 e i 24 anni, la cosiddetta Generazione Z.
Questo quanto è emerso dal 6° Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile realizzato da LifeGate, in collaborazione con Eumetra MR, pubblicato il 22 Aprile in occasione della Giornata mondiale della Terra. Dati positivi da cui dobbiamo ripartire soprattutto in un periodo di crisi sanitaria, economica e sociale come quello che stiamo vivendo in Italia.

Il coronavirus ci ha messo tutti nella stessa condizione e ci ha fatto comprendere che tutto ciò che fino a qualche tempo fa davamo per scontato, in realtà non lo è affatto. Ognuno di noi con il proprio comportamento ha un impatto non solo sulla propria vita ma anche sul benessere degli altri e dell’ambiente. Viviamo in un ecosistema interconnesso in cui è necessario prendersi la responsabilità di trasformare questa crisi in un cambiamento culturale. Un cambio di paradigma che per essere davvero efficace deve coinvolgere e vedere collaborare tutti: cittadini, imprese e istituzioni.

Ma che cosa s’intende esattamente per sostenibilità e perché è così importante?

La definizione di sostenibilità risale al 1987, anno in cui la Commissione mondiale sull’ambiente e lo sviluppo (Wced) pubblicò il Rapporto Brundtland:

Per sviluppo sostenibile si intende lo sviluppo volto a soddisfare i bisogni della generazione presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di far fronte ai propri. (Wikipedia)  

Uno sviluppo che non tiene conto solo della dimensione economica ma anche di quella sociale e ambientale. A rendere più concreto e più urgente questo approccio olistico ci pensa l’ONU il 25 settembre del 2015 con la pubblicazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile con i relativi 17 obiettivi.
In Italia il 3 febbraio del 2016 nasce l’ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) con l’obiettivo per far crescere nella società italiana, nei soggetti economici e nelle istituzioni la consapevolezza dell’importanza della sostenibilità per il nostro futuro.
Da notare che in Italia già nel 2013 l’Istituto nazionale di statistica (Istat) ha smesso di misurare il benessere del Paese solo tenendo conto del PIL, affiancandolo con un altro indice: il BES (Benessere equo e sostenibile) che tiene conto di dodici dimensioni della qualità della vita.

L’indagine svolta da LifeGate è stata effettuata a gennaio 2020, prima dell’emergenza Covid-19 e prende in esame le abitudini di consumo sostenibile degli italiani: come mangiano, viaggiano, si spostano, si vestono, arredano la loro casa, investono il loro denaro. Informazioni preziose che le aziende non possono ignorare soprattutto nella fase di ripartenza. Vediamo insieme quelle più rilevanti.

Quali sono le tematiche sostenibili che interessano maggiormente agli italiani?

• L’introduzione dell’Ecobonus per uno sconto fiscale per lavori di efficientamento energetico nelle abitazioni e nei condomini (87%)
• L’attivazione di direttive regionali che vietano l’utilizzo di oggetti monouso in plastica sulle spiagge (86%)
• Lo stop dell’Unione Europea all’utilizzo di oggetti in plastica monouso (piatti, cannucce, posate) a partire dal 2021 (86%)
• Le proteste dei giovani del movimento Fridays for future per trovare soluzioni per fermare l’emergenza climatica (76%)
• L’introduzione in alcuni paesi europei della Carbon Tax sui voli aerei (62%)
• La proposta di inserire una Plastic tax sui prodotti di plastica monouso a carico dei cittadini (52%)

Quali sono le pratiche sostenibili ritenute necessarie?

• È necessario attivare azioni che limitino il consumo di plastica (91%)
• È necessario che i grandi marchi si attivino per produrre oggetti o confezioni/imballaggi sostenibili (90%)
• Bisogna sostenere la battaglia contro i cambiamenti climatici adattando il proprio stile di vita (88%)
• È giusto che un Paese investa nelle fonti di energia rinnovabile (87%)
• Bisogna sostenere l’agricoltura biologica (81%)
• L’arredamento e l’abbigliamento possono essere sostenibili e possono avere un ruolo rilevante nella riduzione del nostro impatto ambientale (79%).

Quali sono le attività sostenibili svolte con più frequenza?

• L’83% fa la raccolta differenziata
• Il 40% limita l’utilizzo di bottiglie di plastica
• Il 30% utilizza mezzi di trasporto a minor inquinamento
• Il 29% consuma alimenti a Km 0
• Il 21% consuma cibo bio
• Il 16% utilizza capi d’abbigliamento sostenibile
• Il 12% utilizza auto ibride/elettriche

Quali prodotti acquisterebbero anche se costassero di più?

• Prodotti a Km 0 (44%)
• Prodotti bio (36%)
Giocattoli per bambini con materiali sostenibili (36%)
Energia rinnovabile (32%)
Abbigliamento naturale o sostenibile (26%)
Auto elettrica o ibrida (21%)
Polizza contro calamità dovute ai cambiamenti climatici (19%)

Cosa spinge a fare acquisti sostenibili?

• Il 50% si sente responsabile per le generazioni future
• Il 44% ama l’ambiente e i paesaggi incontaminati
• Il 24% cerca l’opzione più salutare per il suo benessere
• Il 16% è un amante degli animali
• Il 16% per attitudine personale
• Il 16% per dovere etico-morale / credo religioso

Quali sono gli aspetti più importanti nel giudicare la sostenibilità di un’azienda?

• Uso responsabile delle risorse (61%)
• Attenzione ai lavoratori (32%)
• Controllo della filiera (30%)
• Dare informazioni trasparenti ai clienti (26%)
• Dare assistenza continuativa ai clienti (13%)
Non de-localizzare l’attività all’estero (12%)

Per quanto riguarda il turismo:

• il 40% conosce il turismo sostenibile
• il 21% acquista una vacanza sostenibile anche se costa di più
• il 15% organizza sempre vacanze sostenibili

In particolare gli italiani in vacanza ritengono importante:
• Conoscere le peculiarità enogastronomiche
• Essere in contatto con la natura
• Avere servizi di mobilità alternativa
• Soggiornare in strutture attente alle necessità alimentari dell’ospite
• Scegliere un’alimentazione bio
• Soggiornare in strutture costruite e gestite con criteri sostenibili

Questi sono i principali trend dello stile di vita sostenibile degli italiani.
La costante crescita della consapevolezza nei consumatori porta inevitabilmente le aziende a dover ripensare e cambiare il modo in cui fanno business. Una responsabilità che, contrariamente a quanto si possa immaginare, è anche una grande opportunità per migliorare i propri affari e nello stesso tempo salvaguardare il benessere della società e dell’ambiente.

Per scaricare il report completo in PDF ti basta cliccare qui.

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